lunedì 10 ottobre 2016

Screening Prenatale (bi-test)

Intorno alla 13°settimana effettuerete un'ulteriore visita dal vostro ginecologo che procederà all'analisi di alcune informazioni che serviranno per lo SCREENING PRENATALE, un esame che calcola la probabilità che il vostro bambino possa essere affetto da sindrome di Down e trisonomie 18-13.

Il ginecologo vi parlerà, inoltre, della possibilità di utilizzare un nuovo test avente maggiore affidabilità (ad un costo molto più elevato), questo test di solito viene consigliato se siete al di sopra dei 35 anni e se avete precedenti di sindromi simili in famiglia, in caso contrario la spesa è pressoché inutile poiché se dal normale screening risulterà alta probabilità avrete cmq la possibilità  (se lo desiderate) di effettuare ulteriori controlli. (Es.Amniocentesi).

Lo screening di cui oggi vi parlerò necessità, come già detto, di alcune informazioni che il ginecologo, o la struttura dove lo effettuerete, rileverà durante la visita:

  • Età della gestante
  • Peso attuale 
  • Valore Free-Beta hcg e APP-A
  • Traslucenza nucale (liquido presente nella regione della nuca del feto)
  • CRL (lunghezza vertice/osso sacro) 
  • Ecografia 
Se si dispone dell'attrezzatura adeguata si rileverà anche:

  • Nucleo di ossificazione del naso 
  • Rigurgito valvola tricuspide
  • Dotto venoso
Questi ultimi marcatori possono garantire uno screening più efficace diminuendo notevolmente le probabilità di falsi positivi.


COME FUNZIONA LO SCREENING PRENATALE 
Come già detto servirà un'ecografia e un prelievo di sangue i risultati verranno inseriti nel calcolatore che incrocerà i marcatori e li confronterà con le mediane di riferimento dalla quale si ricaveranno gli indici di rischio.
Se le probabilità sono minori di 1:250 l'esame si riterrà negativo. 
N.B: c'è la possibilità  (anche se bassa) che si verifichino falsi positivi ma è molto raro se non impossibile che vi siano falsi negativi, per cui se lo screening è negativo potrete stare tranquille.

Ecco un esempio di referto con screening negativo.



Se, al contratio, la probabilità è  maggiore o pari a 1:250 si intenderà positivo  (ad alto rischio) motivo per cui vi verrà proposto di effettuare un esame invasivo (es.Amniocentesi) che verificherà con esattezza se effettivamente vi siano malattie cromosomiche.

Ora vi starete chiedendo: perché fare uno screening basato su probabilità se esiste un esame affidabile? Non farei prima a fare direttamente l'Amniocentesi?
Beh probabilmente si, ma va precisato che mentre lo screening prevede una semplice ecografia e un prelievo di sangue, l'Amniocentesi è un esame invasivo che prevede il prelievo del liquido amniotico  dal sacco amniotico attraverso l'uso di appositi aghi di 10-12 cm; questo esame se fatto precocemente ha l'1% di rischio aborto, una percentuale piuttosto bassa ma se non necessario perché rischiare? I rischi aumentano ulteriormente se questo esame viene effettuato a gravidanza avanzata.







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